Arcidiocesi di Amburgo
Arcidiocesi di Amburgo Archidioecesis Hamburgensis Chiesa latina | |||
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Diocesi suffraganee | |||
Hildesheim, Osnabrück | |||
Arcivescovo metropolita | Stefan Heße | ||
Ausiliari | Horst Eberlein[1] | ||
Arcivescovi emeriti | Werner Thissen | ||
Presbiteri | 192, di cui 159 secolari e 33 regolari 2.056 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 41 uomini, 139 donne | ||
Diaconi | 64 permanenti | ||
Abitanti | 5.819.164 | ||
Battezzati | 394.900 (6,8% del totale) | ||
Stato | Germania | ||
Superficie | 32.520 km² | ||
Parrocchie | 46 (3 vicariati) | ||
Erezione | IX secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santa Maria | ||
Santi patroni | Sant'Ansgario | ||
Indirizzo | Am Mariendom 4, D-20099 Hamburg, Bundesrepublik Deutschland | ||
Sito web | www.erzbistum-hamburg.de | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Germania | |||
L'arcidiocesi di Amburgo (in latino Archidioecesis Hamburgensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Germania. Nel 2021 contava 394.900 battezzati su 5.819.164 abitanti. È retta dall'arcivescovo Stefan Heße.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta della più vasta diocesi tedesca e si estende negli stati federati della sua città sede, dello Schleswig-Holstein e nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale.
Sede arcivescovile è la città di Amburgo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria (Neuer Mariendom).
Il territorio si estende su 32.520 km² ed è suddiviso in 46 parrocchie, raggruppate in 3 decanati.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dal medioevo e fino alla riforma protestante, sorgevano diverse diocesi, il cui territorio era in toto o in parte compreso in quello che è oggi il territorio dell'arcidiocesi di Amburgo: si tratta delle diocesi di Brema, di Lubecca, di Ratzeburg, di Schwerin e di Havelberg.
L'arcidiocesi di Amburgo fu eretta una prima volta nell'831 quando l'imperatore Ludovico il Pio scelse sant'Ansgario come suo primo arcivescovo, con lo speciale incarico di promuovere l'evangelizzazione dei paesi del nord Europa. L'anno successivo papa Gregorio IV nominò Ansgario legato apostolico per i territori del nord e nell'834 riconobbe ufficialmente l'erezione della sede di Amburgo.
Dopo il saccheggio di Amburgo da parte dei Vichinghi nell'845, Ansgario fuggì a Brema. Dopo la morte di Leuderich, vescovo di Brema (845), l'imperatore Ludovico II il Germanico designò Ansgario come suo successore sulla sede bremana. Nel sinodo di Magonza dell'847 fu decretata l'unione delle sedi di Amburgo e di Brema, che ereditò dalla sede amburghese il titolo arcivescovile. Papa Niccolò I confermò l'unione nell'864.[2]
Il doppio nome dell'arcidiocesi, Brema-Amburgo oppure Amburgo-Brema, è documentato fino agli inizi del XIII secolo; a partire dal 1223 scomparve la menzione di Amburgo nella titolatura degli arcivescovi, che da questo momento sono designati unicamente come "arcivescovi di Brema".[2]
Il trasferimento della sede arcivescovile da Amburgo a Brema non pose fine al capitolo dei canonici della cattedrale amburghese, che fu ricostituito dall'arcivescovo Adalbert verso il 1140 e che anzi mantenne il diritto di eleggere l'arcivescovo, in sessione congiunta con quello di Brema, e sopravvisse fino al 1802[3] diventando, almeno fino al XVI secolo, uno dei principali fulcri del cattolicesimo nella città.
La Riforma protestante nel XVI secolo pose fine all'arcidiocesi di Brema. Il capitolo della cattedrale sopravvisse, ma, con l'accordo del 1561, rinunciò ad ogni intervento in campo politico ed ecclesiastico della città di Amburgo, ma conservando i diritti sulle sue proprietà e sui suoi beni, andando così a costituire una piccola signoria autonoma all'interno della città libera anseatica.[4]
Nel 1667 fu eretto il vicariato apostolico delle missioni settentrionali con sede a Brema, il cui territorio giunse a comprendere alla fine del XVII secolo una vastissima area, a grande maggioranza protestante, corrispondente a tutta la Germania settentrionale fino alla Slesia, la Danimarca, la Scandinavia. Nel XVIII e XIX secolo il vicariato apostolico cedette diverse porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche, oppure a circoscrizioni ecclesiastiche già costituite. Papa Gregorio XVI il 17 settembre 1839 con il breve Ex pastoralis stabilì ad Amburgo la residenza del vicario apostolico. Infine, il 13 agosto 1930 fu soppresso con la bolla Pastoralis officii di papa Pio XI, a vantaggio della diocesi di Osnabrück e dell'arcidiocesi di Paderborn.
Con la riunificazione della Germania la Santa Sede riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche della parte settentrionale della Germania. Il 24 ottobre 1994, in forza della bolla Omnium Christifidelium di papa Giovanni Paolo II, venne eretta l'arcidiocesi di Amburgo con i territori della soppressa amministrazione apostolica di Schwerin e con territori scorporati dalle diocesi di Hildesheim e di Osnabrück, che contestualmente diventarono suffraganee della medesima sede di Amburgo.
Cronotassi degli arcivescovi
[modifica | modifica wikitesto]Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Arcivescovi di Amburgo
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Ansgario, O.S.B. † (834 - 845 nominato arcivescovo di Brema-Amburgo)
- Sede unita a Brema (845-1558)
- Sede soppressa
Vicari apostolici
[modifica | modifica wikitesto]Arcivescovi di Amburgo
[modifica | modifica wikitesto]- Ludwig Averkamp † (24 ottobre 1994 - 16 febbraio 2002 ritirato)
- Werner Thissen (22 novembre 2002 - 21 marzo 2014 ritirato)
- Stefan Heße, dal 26 gennaio 2015
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 5.819.164 persone contava 394.900 battezzati, corrispondenti al 6,8% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
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battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1999 | 408.390 | 4.761.339 | 8,6 | 263 | 217 | 46 | 1.552 | 42 | 56 | 376 | 143 |
2000 | 404.443 | 5.759.039 | 7,0 | 251 | 217 | 34 | 1.611 | 42 | 44 | 368 | 173 |
2001 | ? | 5.769.315 | ? | 240 | 197 | 43 | ? | 39 | 56 | 368 | 173 |
2002 | 404.734 | 5.769.315 | 7,0 | 248 | 208 | 40 | 1.631 | 48 | 40 | 368 | 166 |
2003 | 398.992 | 5.802.124 | 6,9 | 245 | 204 | 41 | 1.628 | 48 | 41 | 368 | 163 |
2004 | 396.527 | 5.806.901 | 6,8 | 238 | 200 | 38 | 1.666 | 49 | 38 | 368 | 163 |
2006 | 392.774 | 5.765.004 | 6,8 | 247 | 209 | 38 | 1.590 | 55 | 38 | 368 | 121 |
2013 | 397.331 | 5.797.975 | 6,9 | 238 | 183 | 55 | 1.669 | 60 | 62 | 150 | 89 |
2016 | 401.955 | 5.732.374 | 7,0 | 219 | 181 | 38 | 1.835 | 67 | 45 | 188 | 80 |
2019 | 398.425 | 5.871.102 | 6,8 | 213 | 177 | 36 | 1.870 | 74 | 43 | 165 | 56 |
2021 | 394.900 | 5.819.164 | 6,8 | 192 | 159 | 33 | 2.056 | 64 | 41 | 139 | 46 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vescovo titolare di Tisedi.
- ^ a b Aubert, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXIII, coll. 218.
- ^ Aubert, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXIII, Paris, 1990, coll. 217. A inizio Ottocento l'antica cattedrale, passata al luteranesimo, fu ceduta dal ducato di Brema-Verden (erede dei beni dell'arcivescovato di Brema) alle autorità cittadine di Amburgo che però la fecero sconsacrare e, poco dopo (1804-1807), demolire considerandola finanziariamente un peso inutile. Per la storia della città vecchia utile Ralf Busch, Hamburg Altstadt, Stoccarda 2002
- ^ Questo distretto autonomo, o Domfreiheit, del Duomo, passò nel Seicento dall'arcivescovato di Brema al ducato di Brema-Verden e questo lo tenne fino al 1802. Queste immunità ecclesiastiche erano presenti in altre città sedi vescovili, compresa Brema, "intorno" alla sua cattedrale.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) C. Joppen, v. Brême-Hambourg, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. X, Paris, 1938, coll. 506-518
- (FR) Roger Aubert, v. Hambourg, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXIII, Paris, 1990, coll. 208-219
- (EN) Vicariate Apostolic of Northern Germany, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, pp. 263
- (LA) Breve Ex pastoralis, in Bullarium pontificium Sacrae congregationis de propaganda fide, tomo V, Romae, 1841, p. 183
- (LA) Bolla Pastoralis officii, AAS 23 (1931), p. 34
- (LA) Bolla Omnium Christifidelium, su vatican.va.
- (DE, IT) Accordo tra la libera città di Amburgo e la Santa Sede, AAS 87 (1995), pp. 154–164
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'arcidiocesi di Amburgo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario pontificio del 2022 e precedenti, in (EN) David Cheney, Arcidiocesi di Amburgo, su Catholic-Hierarchy.org.
- (DE) Sito ufficiale dell'arcidiocesi
- (EN) Arcidiocesi di Amburgo, su GCatholic.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139200017 · ISNI (EN) 0000 0000 9456 902X · GND (DE) 1194318665 |
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