Volti dello spettacolo, della politica, della cultura sono pronti a raccontarsi senza filtri
Volti dello spettacolo, della politica, della cultura sono pronti a raccontarsi senza filtri, mostrando lati inediti e spiegando aneddoti della loro vita. A raccogliere le loro testimonianze e storie è Peter Gomez nella nuova stagione di "La confessione", da sabato 19 ottobre su Rai3.
Peter, è difficile trovare ospiti che accettino di venire nel suo talk?
«Solo uno su cinque dei personaggi che contattiamo accettano. Sono interviste autobiografiche e parecchi non se la sentono di raccontare particolari della loro vita».
C’è stata una confessione che l’ha spiazzata?
«Alessandro Sallusti quando ha pianto per tutto il tempo dell’intervista ricordando il suo rapporto con Silvio Berlusconi».
Se fosse lei l’ospite, da chi vorrebbe essere confessato?
«Io non andrei mai a "La confessione" (ride). Sono un cronista che riflette e testimonia una realtà, non mi vedo dall’altra parte. Ma se proprio dovessi scegliere, direi Marco Travaglio… tanto sappiamo già tutto l’uno dell’altro».
Ci confessi almeno un suo pregio e un suo difetto.
«Credo di avere come pregio il fiuto della notizia. Un difetto è l’indolenza: faccio tante cose, ma ne potrei fare di più».
Oggi chi vorrebbe portare in trasmissione?
«L’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Vorrei sapere di quali informazioni riservate sia venuta in possesso Maria Rosaria Boccia».
Invece quale personaggio dello spettacolo l’ha commossa?
«Sandra Milo, quando ha parlato della figlia nata prematura con le complicazioni del caso. I medici, dopo vani tentativi, la dichiararono morta. Ma una suora non si arrese e la rianimò. Un evento incredibile, che ha del miracoloso».