Raffaele Di Paco

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Raffaele Di Paco
Raffaele Di Paco al Tour de France 1932
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1944
Carriera
Squadre di club
1928Individuale
1929U.C. Trevigiani
1930-1931Maino
1932Wolsit-Hutchinson
1933Legnano
1934Olympia
1934Bianchi
1935-1936Dei
1937Legnano
1938Dei
1939Lucien Michard
1939Dopolavoro di Novi Ligure
1940U.C. Modenese
1941-1944Indipendente
Nazionale
1936-1937Italia (bandiera) Italia
 

Raffaele Di Paco (Fauglia, 7 giugno 1908Fauglia, 21 maggio 1996) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Velocista, professionista e indipendente dal 1928 al 1944, vinse sedici tappe al Giro d'Italia e undici al Tour de France.

Da dilettante si fece notare vincendo nel giugno 1927 il campionato italiano a cronometro a squadre con il G.S. Labrone di Livorno. [1]

Passato tra gli indipendenti nel 1928 e poi al professionismo nel 1930, vestì tra le altre le maglie della Maino, della Legnano, dell'Olympia, della Bianchi e della Dei.

Si fece notare dal pubblico principalmente in occasione dei Grandi giri, dove fu in grado di battere allo sprint atleti quali gli italiani Learco Guerra e Aldo Bini, i francesi Charles Pélissier, André Leducq e Gaston Rebry e il belga Gerard Loncke. Dopo l'esordio al Giro d'Italia 1929, vinse la prima tappa nella "Corsa rosa" a Napoli nel 1930, affermandosi negli anni seguenti come uno dei migliori velocisti d'Europa.[2] Fece registrare le migliori performance al Tour de France 1931, dove vinse cinque tappe vestendo anche per quattro giorni la maglia gialla, al Tour de France 1932 e al Giro d'Italia 1935, con quattro vittorie, e al Giro d'Italia 1936, nuovamente con cinque successi parziali. Nel computo totale conquistò sedici vittorie di tappa al Giro e undici vittorie al Tour.

A livello di corse di un giorno, ebbe meno successo, vinse comunque il Trofeo Moschini 1936 e si piazzò terzo al Giro di Lombardia 1929 e quarto alla Milano-Sanremo 1930. A metà anni 1930 andò a vivere a Parigi.[2] Negli ultimi anni della carriera, nel periodo della Seconda guerra mondiale, si trasferì in Argentina dove riuscì ancora ad ottenere qualche vittoria e dare spettacolo sia su strada che in kermesse su pista. In 17 anni da professionista vinse 53 corse.

Una sua celebre frase, spesso citata da Adriano De Zan, recitava così: «Chi vuole arrivare secondo si metta alla mia ruota».[2]

Gran Premio di Treviso
Gran Premio di Udine
Milano-Savona
Gran Premio di Treviso
Circuito del Piave
Coppa San Vito[4]
3ª tappa Giro di Campania (Avellino > Benevento)
7ª tappa Giro d'Italia (Salerno > Napoli)
Coppa Auricchio
10ª tappa Tour de France (Luchon > Perpignano)
11ª tappa Tour de France (Perpignano > Montpellier)
19ª tappa Tour de France (Evian > Belfort)
21ª tappa Tour de France (Colmar > Metz)
22ª tappa Tour de France (Metz > Charleville-Mézières)
5ª tappa Giro d'Italia (Rimini > Teramo)
9ª tappa Tour de France (Marsiglia > Cannes)
14ª tappa Tour de France (Aix-les-Bains > Evian)
17ª tappa Tour de France (Strasburgo > Metz)
18ª tappa Tour de France (Metz > Charleville-Mézières)
Giro della Provincia di Milano - GP dell'Industria (cronocoppie, con Alfredo Binda)
1ª tappa Milano-Ascoli
Classifica generale Milano-Ascoli
10ª tappa Giro d'Italia (Bari > Napoli)
16ª tappa Giro d'Italia (Viareggio > Genova)
19ª tappa Giro d'Italia (Asti > Torino)
20ª tappa Giro d'Italia (Torino > Milano)
3ª tappa Tour de France (Charleville-Mézières > Metz)
5ª tappa, 2ª semitappa Tour de France (Ginevra > Evian, cronometro)
2ª tappa Derby du Nord (Lilla > Valenciennes)
3ª tappa Giro d'Italia (Genova > Montecatini Terme)
7ª tappa Giro d'Italia (Napoli > Bari)
10ª tappa Giro d'Italia (L'Aquila > Rieti)
14ª tappa Giro d'Italia (Cesenatico > Rieti)
15ª tappa Giro d'Italia (Ferrara > Padova)
Corsa Premondiale di Bologna[3]
Trofeo Moschini
8ª tappa, 2ª semitappa Giro d'Italia (Rieti > Roma)
8ª tappa Giro d'Italia (Roma > Napoli)
10ª tappa Giro d'Italia (Lanciano > Ascoli Piceno)
12ª tappa Giro d'Italia (Ravenna > Treviso)
tappa Gran Premio de Buenos Aires
Classifica generale Gran Premio de Buenos Aires
tappa Buenos Aires-Mar del Plata
Classifica generale Buenos Aires-Mar del Plata
Gran Premio d'Argentina
Doble Campana

Altri successi

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Campionati italiani, Cronometro a squadre con il G. S. Labrone di Livorno
Acht van Brasschaat
Criterium di Ginevra[5]
Grand Prix de Brasschaat (dietro tandem)
Criterium di Lugano
Criterium degli Assi-Premio della FCI - Prato
5ª tappa, 1ª semitappa Giro d'Italia (Viareggio > Marina di Massa, cronosquadre)
Criterium di Lugano
Sei giorni di Buenos Aires (con Gottfried Hutgen)
20 ore di Santiago del Cile (con Antonio Bertola)
Sei giorni di Buenos Aires (con Frans Slaats)
1929: 22º
1930: ritirato
1931: 33º
1932: ritirato
1934: ritirato
1935: 32º
1936: 41º
1937: ritirato
1938: 47º
1939: ritirato
1931: 17º
1932: 33º
1933: ritirato
1934: ritirato
1935: ritirato

Classiche monumento

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1928: 16º
1930: 4º
1932: 6º
1933: 14º
1934: 16º
1928: 9º
1929: 3º
1930: 8º
1936: 14º

Competizioni mondiali

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Berna 1936 - In linea Professionisti: ritirato
Copenaghen 1937 - In linea Professionisti: ritirato
  1. ^ Il Telegrafo del 27 giugno 1927.
  2. ^ a b c CICLISMO, su treccani.it. URL consultato il 29 luglio 2023.
  3. ^ a b c d e f g h i j k (FR) Palmarès de Raffaele Di Paco (Ita), su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 29 luglio 2023.
  4. ^ Boemo Pietro all'ordine del giorno, in Il Popolo del Friuli, 22 giugno 1933, p. 2. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  5. ^ I "criteria" degli assi in Italia e all'estero - A Ginevra: Di Paco, in Il Littoriale, Anno IX, n. 223, 9 settembre 1935, p. 2. URL consultato il 29 luglio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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