Squadra del buon costume
Squadra del buon costume | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1959 - 2001 |
Nazione | Italia |
Servizio | polizia dei costumi |
Tipo | polizia morale |
Soprannome | Buoncostume |
Parte di | |
Polizia di Stato | |
Comandanti | |
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La squadra del buon costume (spesso definita più semplicemente la buon costume[1]) era un reparto della polizia di Stato italiana che si occupava della difesa della pubblica morale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo di polizia femminile, da quando fu istituito nel 1959, venne impiegato principalmente per il controllo e la repressione di questo genere di reati,[2] come espressamente previsto dalla Legge Merlin.[3]
In seguito alla riorganizzazione decretata nel 2001 dal dipartimento della Pubblica sicurezza,[4] in ogni Squadra mobile è stata istituita una sezione specificamente preposta al contrasto della "criminalità extracomunitaria e prostituzione", ridefinendo così il precedente concetto di "buon costume" (e recependo il dato che la prostituzione è oggi praticata principalmente da donne straniere).[5] Essendo la prostituzione non sfruttata un'attività da sempre legale, e dal 2010 considerata «lecita» dalla corte di Cassazione, la squadra opera per la repressione delle forme di sfruttamento e favoreggiamento.
Nonostante il cambio di nome, la locuzione "buon costume" continua ad essere utilizzata regolarmente per indicare gli agenti addetti anche alla nuova sezione.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Nelle città di grandi dimensioni era generalmente inquadrata nella IV sezione ("Narcotici e buon costume") della Squadra mobile e oggi le sue competenze sono passate, almeno in parte, alla sezione "Reati contro i minori e reati a sfondo sessuale" (nelle realtà di medie dimensioni, se ne occupa la II sezione "Criminalità diffusa extracomunitaria e prostituzione").
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ buoncostume, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Origini, Storia e Riferimenti Normativi della Polizia di Stato sul sito del Ministero dell'Interno (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).
- ^ Legge n. 75 del 20 febbraio 1958.
- ^ Sulla base del 2° comma dell'articolo 3 del Decreto del presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 2001), Regolamento per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, a norma dell'articolo 6 della legge 31 marzo 2000, n. 78.
- ^ Fulvio Filocamo (allora vicedirigente della Squadra mobile della Questura di Padova), Migliori pratiche tra attività di contrasto e intervento sociale, 25 maggio 2004, in Corso di formazione per operatori pubblici della sicurezza urbana (PDF) (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2008).