Bussola (costellazione)
Bussola | |
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Mappa della costellazione | |
Nome latino | Pyxis |
Genitivo | Pyxidis |
Abbreviazione | Pyx |
Coordinate | |
Ascensione retta | 9 h |
Declinazione | -30° |
Area totale | 221 gradi quadrati |
Dati osservativi | |
Visibilità dalla Terra | |
Latitudine min | +50° |
Latitudine max | -90° |
Transito al meridiano | marzo |
Stella principale | |
Nome | α Pyx |
Magnitudine app. | 3,68 |
Altre stelle | |
Magn. app. < 3 | Nessuna |
Magn. app. < 6 | 18 |
Sciami meteorici | |
Nessuno | |
Costellazioni confinanti | |
Da est, in senso orario: | |
Immagine della Bussola |
La Bussola (in latino Pyxis, parola che significa "scatola", "cofanetto") è una costellazione meridionale minore, introdotta da Nicolas Louis de Lacaille con il nome Pyxis Nautica. A volte viene considerata la bussola della Nave Argo, anche se gli antichi greci certo non usavano bussole nella navigazione; sembra che però le sue deboli stelle venissero considerate in antichità come l'albero maestro della nave.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La Bussola è una piccola e oscura costellazione situata ai margini della scia luminosa della Via Lattea, ad est della Poppa e a nord delle Vele; occupa una regione di cielo particolarmente povera di stelle appariscenti, mentre lo sfondo è ricco di astri a partire dalla settima grandezza, specie sul lato sudoccidentale. La figura della costellazione è delineata da tre stelle di terza e quarta magnitudine, allineate in senso nord-sud; si tratta di tre astri intrinsecamente molto luminosi, ma la loro grande distanza ne fa diminuire la luminosità. Oltre a queste vi sono alcune stelle di quinta grandezza. Si tratta della parte più piccola in cui è stata suddivisa l'antica costellazione della Nave Argo, e in particolare la sua nomenclatura di Bayer è del tutto autonoma, a differenza delle altre tre costellazioni facenti una volta parte della nave.
Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di gennaio e maggio; dall'emisfero nord la sua individuazione è resa difficoltosa dalla sua declinazione moderatamente australe, mentre dall'emisfero sud è più facilmente rintracciabile. In entrambi i casi è necessario comunque un cielo buio e non inquinato, possibilmente senza Luna.
Stelle principali
[modifica | modifica wikitesto]- α Pyxidis, nota talvolta come Al Sumut, è una gigante azzurra di magnitudine 3,68, distante 845 anni luce.
- β Pyxidis è una gigante gialla di magnitudine 3,97, distante 388 anni luce.
- γ Pyxidis è una gigante arancione di magnitudine 4,02, distante 209 anni luce.
Stelle doppie
[modifica | modifica wikitesto]La costellazione contiene alcune stelle doppie piuttosto ampie.
- La α Pyxidis possiede una compagna di ottava magnitudine, ben risolvibile anche con un binocolo grazie alla loro separazione di oltre 1,5 primi d'arco; in realtà non si tratta di un sistema fisico, ma solo prospettico.
- La ζ Pyxidis è una stella gialla di quinta magnitudine che presenta una compagna di decima grandezza; sebbene la loro separazione sia di quasi 1 primo d'arco, la bassa luminosità della componente secondaria fa sì che essa sia osservabile solo con un telescopio amatoriale.
Nome | Magnitudine | Separazione
(in secondi d'arco) |
Colore | |||
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A | B | |||||
ζ Pyxidis | 08h 39m 43s | -29° 33′ 39″ | 5,51 | 10,0 | 52,3 | g + g |
α Pyxidis | 08h 43m 36s | -33° 11′ 11″ | 3,68 | 8,05 | 98 | azz + g |
HD 77737 | 09h 03m 16s | -33° 36′ 02″ | 7,15 | 8,16 | 13,7 | b + b |
ε Pyxidis | 09h 09m 57s | -30° 21′ 55″ | 5,56 | 9,25 | 17,8 | b + b |
Stelle variabili
[modifica | modifica wikitesto]Le stelle variabili della Bussola sono in genere poco appariscenti, con l'eccezione di alcune variabili a eclisse, come TY Pyxidis e VV Pyxidis, entrambe oscillanti fra la sesta e la settima magnitudine e visibili con facilità anche con un piccolo binocolo, sia nelle fasi di massimo che in quelle di minimo.
Nome | Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | |||
---|---|---|---|---|---|---|
Max. | Min. | |||||
S Pyxidis | 09h 05m 05s | -25° 05′ 20″ | 8,0 | 14,3 | 206,10 | Mireide |
TY Pyxidis | 08h 59m 43s | -27° 58′ 49″ | 6,85 | 7,50 | 3,1986 | Eclisse |
UZ Pyxidis | 08h 46m 36s | -29° 43′ 41″ | 6,99 | 7,47 | 100: | Semiregolare (Stella al carbonio) |
VV Pyxidis | 08h 27m 33s | -20° 50′ 38″ | 6,57 | 7,05 | 4,5962 | Eclisse |
Oggetti del cielo profondo
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la parziale presenza della Via Lattea, la costellazione non contiene oggetti galattici particolarmente appariscenti.
Fra gli ammassi aperti l'unico alla portata di piccoli strumenti è NGC 2627, che contienene alcune stelle di decima e undicesima grandezza.
Nome | Tipo | Magnitudine | Dimensioni apparenti
(in primi d'arco) |
Nome proprio | ||
---|---|---|---|---|---|---|
NGC 2613 | 08h 33m 23s | -22° 58′ 23″ | Galassia | 10,6 | 7,2 x 1,8 | |
NGC 2627 | 08h 37m 14s | -29° 57′ 01″ | Ammasso aperto | 8,4 | 11 |
Sistemi planetari
[modifica | modifica wikitesto]Fra le stelle con sistemi planetari confermati della costellazione vi è una nana rossa posta a soli 29 anni luce dal Sole, Gliese 317; questa stella possiede un pianeta confermato con una massa maggiore di quella di Giove, in orbita a una distanza simile a quella che intercorre fra la Terra e il Sole, oltre a un secondo pianeta non confermato posto a una distanza superiore.
Sistemi planetari[1]
| ||||||
Nome del sistema | Tipo di stella
|
Numero di pianeti confermati | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
HD 73267 | 08h 36m 18s | -34° 27′ 36″ | 8,90 | Nana gialla | 1 (b) | |
HD 73256 | 08h 36m 23s | -30° 02′ 15″ | 8,08 | Nana gialla | 1 (b) | |
Gliese 317 | 08h 40m 59s | -23° 27′ 23″ | 12,0 | Nana rossa | 2 (b - c) |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
- ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
- ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
- ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael E. Bakich, The Cambridge Guide to the Constellations, Cambridge University Press, 1995, ISBN 0-521-44921-9.
- (EN) Milton D. Heifetz; Wil Tirion, A Walk through the Heavens: A Guide to Stars and Constellations and their Legends, Cambridge University Press, 2004, ISBN 0-521-54415-7.
- AA.VV., Astronomia - Dalla Terra ai confini dell'Universo, Fabbri Editori, 1991.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bussola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Erik Gregersen, Pyxis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | GND (DE) 1064603238 |
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