Disma

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San Disma
Il buon ladrone crocifisso, 1640 circa, opera dell'artista Michelangelo Cerquozzi
 

Buon Ladrone

 
NascitaI secolo a.C.
MorteGerusalemme, 32 d.C.
Venerato daChiesa cattolica, Chiesa cristiana ortodossa
Ricorrenza25 marzo
Attributicroce; Paradiso
Patrono diBecchini, Condannati a morte, Ladri pentiti, Prigionieri, Ludopatici

San Disma noto anche come il buon ladrone, il saggio ladro, il ladro riconoscente o il ladro sulla croce, è uno dei due ladri senza nome nel racconto di Luca della crocifissione di Gesù nel Nuovo Testamento. Il Vangelo di Luca lo descrive chiedendo a Gesù di "ricordarsi di lui" quando Gesù entrerà nel suo regno. L'altro, ladro impenitente, sfida Gesù a salvare sé stesso ed entrambi per dimostrare di essere il Messia.

È ufficialmente venerato nella Chiesa cattolica. Il Martirologio Romano colloca la sua commemorazione il 25 marzo, insieme alla Festa dell'Annunciazione, a causa dell'antica tradizione cristiana che Cristo (e il ladrone penitente) furono crocifissi e morirono proprio nell'anniversario dell'incarnazione di Cristo.

Gli viene dato il nome Disma nel Vangelo di Nicodemo ed è tradizionalmente conosciuto come San Disma (a volte Dismas o Dysmas; in spagnolo e portoghese, Dimas). Altre tradizioni hanno conferito altri nomi:

  • Nella tradizione copta ortodossa e nella narrazione di Giuseppe d'Arimatea, è chiamato Demas.
  • Nel Codex Colbertinus, è chiamato Zoatham o Zoathan.
  • Nel Vangelo dell'infanzia arabo, è chiamato Tito.
  • Nella tradizione ortodossa russa, è chiamato Rach (russo: Рах).

Di lui si racconta nel Vangelo di Luca:

«Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". Lc 23,39-43[1]»

Il "buon ladrone" non compare, invece, nei Vangeli di Marco e di Matteo, secondo i quali vennero crocifissi insieme a Gesù due malfattori, ma entrambi lo oltraggiavano e insultavano. Giovanni, invece, parla di due persone che vengono crocifisse con Gesù, ma non dice che lo insultassero.

Nella versione greca del Vangelo di Nicodemo (IV secolo)[2] appare il nome per la prima volta. Nella versione latina (V secolo)[3] compare anche il nome del ladro malvagio - Gesta.

Il Vangelo arabo dell'infanzia, un altro apocrifo (VI secolo), chiama invece i due ladroni Tito e Dimaco e aggiunge un racconto di come Tito (Disma) impedì ad altri ladroni della sua banda di derubare Maria e Giuseppe durante la loro fuga in Egitto.[4]

Esaltato nella predicazione evangelica e patristica, viene celebrato il 25 marzo.

È invocato nelle cause difficili per la correzione degli alcolizzati, dei giocatori d'azzardo e dei ladri; è il protettore dei prigionieri e dei moribondi.

La Chiesa cattolica ricorda il buon ladrone il 25 marzo. Nel Martirologio Romano è riportata la seguente voce: «Commemorazione del santo ladrone di Gerusalemme, che in quel momento confessò Cristo e lo canonizzò da Gesù stesso sulla croce e meritò di ascoltarlo: 'Oggi sarai con me in paradiso.' "Un certo numero di città, tra cui San Dimas, in California, portano il suo nome. Inoltre, le chiese parrocchiali portano il suo nome, come la Chiesa del Buon Ladrone a Kingston, Ontario, Canada, costruita dai detenuti nel vicino penitenziario di Kingston, la Chiesa di Saint Dismas a Waukegan, Illinois, la Vecchia Parrocchia Cattolica di St. Dismas a Coseley e Chiesa di St. Dismas, the Good Thief, una chiesa cattolica presso il Clinton Correctional Facility a Dannemora, New York.

La Chiesa ortodossa orientale lo ricorda il Venerdì Santo, insieme alla crocifissione. Il Sinassario offre questo distico in suo onore:

I cancelli chiusi dell'Eden il Ladro ha spalancato, Inserendo la chiave, "Ricordati di me".

È commemorato in una tradizionale preghiera ortodossa orientale detta prima di ricevere l'eucaristia: "Non parlerò del tuo mistero ai tuoi nemici, né come Giuda ti darò un bacio; ma come il ladro ti confesserò: ricordami, o Signore nel tuo regno".

Nell'arte medievale, San Disma è spesso raffigurato mentre accompagna Gesù nello straziamento dell'inferno come riportato in 1Pietro 3,19-20 e nel Credo degli Apostoli (sebbene nessuno dei due testi menzioni il ladro).

San Tommaso d'Aquino gli dedicò due versi dell'inno eucaristico Adoro te devote (peto quod petivit latro poenitens, "chiedo ciò che chiese il ladrone penitente", vale a dire di vedere il Volto di Dio).

Nella Chiesa ortodossa orientale, uno degli inni del Venerdì Santo è intitolato "Il buon ladrone" (o "Il saggio ladrone", slavo ecclesiastico: "Razboinika blagorasumnago"), e parla di come Cristo concesse a Disma il paradiso. Diverse composizioni di questo inno sono usate nella Chiesa ortodossa russa e costituiscono uno dei momenti salienti del servizio del Mattutino del Venerdì Santo.

In Aspettando Godot di Samuel Beckett, i personaggi principali Vladimir ed Estragon discutono brevemente delle incongruenze tra i resoconti dei quattro evangelisti sui ladri penitenti e impenitenti. Vladimir conclude che poiché solo Luca dice che uno dei due è stato salvato, "allora loro due devono essere stati dannati [...] perché credergli piuttosto che agli altri?".

Alla figura di Gesù e dei due ladroni, Fabrizio De André si ispirò nello scrivere la canzone Maria nella bottega del falegname (riferito alla croci dice: vedran lacrime di Dimaco e Tito al ciglio) inclusa nell'album La buona novella; si ispirò a lui anche nel brano Tre Madri. Interamente dedicatagli invece è la canzone Il testamento di Tito, anch'essa contenuta nell'album La buona novella. Inoltre, Disma è il protagonista del brano omonimo del gruppo salentino Historia, contenuto nell'album 2006.

Nel videogioco Uncharted 4: Fine di un ladro, San Disma è spesso citato come Santo a cui è devoto il pirata Henry Every.

Il romanzo storico Il viaggio di Tito, di Emiliano Angelucci, narra alcuni eventi della vita del ladrone: nel libro, Disma racconta al suo carceriere a Gerusalemme di aver vagato per molti anni nell'impero di Tiberio e di aver vissuto diverse disavventure prima di essere arrestato.

O. Giuliani, San Disma. Il buon Ladrone nel cuore del Vangelo, Velar Editrice, 2019.

A. Mobiglia, Il buon ladrone, Cantagalli 2024.

Pasquale Festa Campanile realizzò un film sul buon ladrone, tratto da un suo omonimo romanzo (nella pellicola viene chiamato Caleb e interpretato da Enrico Montesano) intitolato Il ladrone, girato nel 1980, che parla di un ladro e truffatore che crede Gesù un ladrone come lui; poi però finiscono crocefissi insieme sul Golgota e il povero Caleb finisce per ricredersi.

  1. ^ Lc 23,39-43, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Gospel of Nicodemus - 1st Greek version
  3. ^ Gospel of Nicodemus - Latin Version
  4. ^ Catholic Encyclopedia Arabic Gospel of the Infancy 23. "And the Lord Jesus answered, and said to His mother: Thirty years hence, O my mother, the Jews will crucify me at Jerusalem, and these two robbers will be raised upon the cross along with me, Titus on my right hand and Dumachus on my left; and after that day Titus shall go before me into Paradise."

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