placare (vai alla coniugazione)

  1. porre tranquillità e benessere
pla | cà | re

IPA: /plaˈkare/

dal latino placare, infinito presente attivo di placo, di etimologia dubbia. Probabilmente correlato al verbo placeo, e come questi discendente dalla radice indoeuropea *pleh₂-, "piatto, liscio" (come il mare quando è calmo), oppure da *pl(e)Hk-, "piacevolezza, permesso". Un'altra possibilità è che derivi dalla radice *preḱ-, "chiedere", e in questo caso sarebbe imparentato con il verbo precor, "pregare"

portare calma e pace in

placare

  1. infinito presente attivo di placō
  2. seconda persona singolare dell'imperativo presente passivo di placō
  • (pronuncia classica) IPA: /plaː.kaː.re/

vedi placō

per antica convenzione, i verbi latini sono definiti in base alla prima persona singolare dell'indicativo presente; per la definizione, etimologia etc. del verbo si veda dunque placō