Tarsius
Tarsius (Storr, 1780) è un genere di piccoli primati
Descrizione
modificaSi tratta di animali lunghi una quindicina di centimetri, ai quali si sommano i 20–25 cm della coda. Le mani sono molto grandi, con dita lunghe in alcuni casi quanto l'intero braccio e dai polpastrelli rigonfi: l'indice ed il medio delle mani posteriori possiedono unghie utilizzate per il grooming, per espletare il quale essi non hanno tuttavia il pettine dentale tipico degli strepsirrini.
Hanno tutti ossa del tarso molto allungate, da cui il nome, e grandi occhi da animale notturno, i quali, tuttavia, mancano del tipico tapetum lucidum delle creature della notte.
Il cervello dei tarsi presenta differenze nell'arrangiamento sinaptico fra gli occhi ed il corpo genicolato laterale rispetto agli altri primati.[1]
Biologia
modificaSono animali arboricoli con abitudini notturne.
La loro dieta è prevalentemente insettivora, ma all'occorrenza non disdegnano catturare piccoli vertebrati, serpenti o rubano i nidi d'uccello.
Tassonomia
modificaLa posizione filogenetica dei tarsi fra i primati è stata sempre posta in discussione e nel corso degli anni essi sono stati posti prima fra le proscimmie, in seguito nel sottordine monofiletico degli Haplorrhini.
Il genere Tarsius comprende le seguenti specie[2]:
- Tarsius dentatus Miller and Hollister, 1921 - tarsio di Diana
- Tarsius fuscus Fischer, 1804 - tarsio marrone
- Tarsius lariang Merker and Groves, 2006 - tarsio di Lariang
- Tarsius pelengensis Sody, 1949 - tarsio di Peleng
- Tarsius pumilus Miller and Hollister, 1921 - tarsio pigmeo
- Tarsius sangirensis Meyer, 1897 - tarsio di Sangihe
- Tarsius tarsier (Erxleben, 1777) - tarsio spettro o maki folletto
- Tarsius tumpara Shekelle et al., 2008 - tarsio dell'Isola di Siau o tarsio sorridente
- Tarsius wallacei Merker et al., 2010 - tarsio di Wallace
Altre due specie in precedenza assegnate a questo genere sono state segregate in generi a sé stanti:[2]:
- Tarsius bancanus (tarsio malese) =Cephalopachus bancanus
- Tarsius syrichta (tarsio delle Filippine) = Carlito syrichta
Distribuzione e habitat
modificaIl genere è diffuso nelle isole della Sonda (Sud-est asiatico) e nelle Filippine.
Storia, arte e cultura
modificaLa poetessa premio Nobel Wisława Szymborska ha dedicato un suo componimento al Tarsio [3].
Note
modifica- ^ Rosa MG, Pettigrew JD, Cooper HM (1996) Unusual pattern of retinogeniculate projections in the controversial primate Tarsius. Brain Behav Evol 48(3): 121-129.
- ^ a b (EN) Groves C. & Shekelle M., The Genera and Species of Tarsiidae (PDF), in International Journal of Primatology, vol. 31, n. 6, 2010, pp. 1071–1082, DOI:10.1007/s10764-010-9443-1.
- ^ TARSIO di Wislawa Szymborska, su YouTube. URL consultato il 5 dicembre 2021.
Bibliografia
modifica- (EN) Colin Groves, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, a cura di D.E. Wilson e D.M. Reeder, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «tarsio»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tarsio
- Wikispecies contiene informazioni su tarsio
Collegamenti esterni
modifica- Tarsiidae Animal Diversity Web
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007560848705171 |
---|