Judith Light

attrice statunitense

Judith Ellen Light (Trenton, 9 febbraio 1949) è un'attrice e attivista statunitense.

Judith Light

Biografia

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Nacque a Trenton, New Jersey, figlia di Pearl Sue (nata Hollander), una modella, e Sidney Light, un revisore contabile. Si diplomò nel 1966 alla St. Mary's Hall, adesso Doane Academy, a Burlington, sempre nel New Jersey. Dopo essersi laureata alla Carnegie-Mellon University in recitazione, cominciò la sua carriera teatrale, debuttando nella rappresentazione Riccardo III al California Shakespeare Festival nel 1970, prima di spostarsi a Broadway per recitare in Casa di bambola nel 1975. L'attrice lavorò anche per la Milwaukee Repertory Theater a Milwaukee, nel Wisconsin.

L'esordio come attrice negli schermi arriva a 27 anni, in una puntata della serie tv a sfondo giallo Kojak (1977), solo due anni dopo verrà scelta per il suo primo ruolo rilevante che le garantirà popolarità e successi come attrice. Nel 1979 entra infatti nel cast della soap storica della ABC Una vita da vivere, nel ruolo di Karen Wolack, ruolo che le varrà ben due Emmy Awards come miglior attrice protagonista e due Soap Opera Digest Awards (o Soapy Awards) sempre come miglior attrice. Interpreta il ruolo fino al 1983, anno in cui firma un contratto come protagonista nei panni di Angela Bower nella sitcom Casalingo Superpiù, andata in onda con successo fino al 1992, al fianco del protagonista maschile Tony Danza. La serie, tra le più amate in patria, resta il suo ruolo più importante a livello internazionale.

Negli anni ha poi continuato a lavorare sodo dividendosi spesso tra cinema e tv, sul grande schermo è ricordata in Sotto lo stesso tetto (1996), film che al vede protagonista assoluta, ed in Insieme verso il domani (1997), dove ha affiancato Christopher Reeve. Nel 2000 è stata scelta dalla DreamWorks come doppiatrice di un personaggio nel film d'animazione Giuseppe - Il re dei sogni, film che tra gli altri doppiatori vede gli attori Ben Affleck e Mark Hamill.

La grande notorietà internazionale ritorna nel nuovo millennio: nel 2002 entra infatti nel cast di Law & Order - Unità vittime speciali, nella parte del Giudice Elizabeth Donnelly, ruolo ricoperto fino al 2010; contemporaneamente è stata tra i protagonista di un'altra celebre serie, Ugly Betty, nel ruolo di Claire Meade, anch'esso ricoperto sino al 2010. Grazie a questa parte nel 2007 è stata in nomination nuovamente per un Emmy Awards. Tra il 2013 e il 2014 si unisce con un ruolo fisso al sequel della celebre serie cult Dallas, che riporta il nome omonimo. Nella serie è la perfida e astuta Judith Ryland, madre di Harris Ryland (interpretato da Mitch Pileggi). Dal 2019 partecipa alla serie The Politician, distribuita da Netflix, nel ruolo della senatrice Dede Standish dello stato di New York.

Vita privata

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È una attivista per i diritti degli omosessuali e aiutò il collega attore di Casalingo Superpiù Danny Pintauro a fare coming out. Ha quindi lavorato a favore delle organizzazioni LGBT. Fa parte della Matthew Shepard Foundation e nel 1993 parlò al pubblico in occasione della Marcia su Washington. Dal 1998, la libreria costruita per la Los Angeles Gay and Lesbian Center, reca il nome dell'attrice, proprio in suo onore.

È anche un'attivista per l'AIDS e recitò la parte della madre di Ryan White nel film per la televisione del 1989 sulla sua vita. Fa parte anche della Point Foundation, un'altra organizzazione LGBT. Nel 2019 ha ricevuto uno speciale Tony Award per celebrare il suo attivismo per i diritti LGBT e la lotta contro l'HIV/AIDS.[1]

Light è ebrea ed è sposata dal 1985 con Robert Desiderio, che conobbe sul set di One Life to Live. Non hanno avuto figli.

Filmografia

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Judith Light nel 2015

Televisione

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Doppiatrice

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Teatro (parziale)

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Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Judith Light è stata doppiata da:

Nei prodotti nei quali ha partecipato come doppiatrice, in italiano è stata sostituita da:

  1. ^ (EN) Ryan McPhee, Judith Light to Receive Tony Awards' 2019 Isabelle Stevenson Award, su Playbill, 26 aprile 2019. URL consultato il 9 giugno 2019.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN39587305 · ISNI (EN0000 0000 7840 5279 · LCCN (ENno99015158 · GND (DE141255013 · BNF (FRcb14199378p (data)