Philippe d'Alençon
Philippe d'Alençon de Valois (Brie, 1338/1339 – Roma, 16 agosto 1397) è stato un cardinale e patriarca cattolico francese.
Philippe d'Alençon de Valois cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incisione raffigurante Philippe d'Alençon de Valois | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1338/1339 in Brie |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 8 giugno 1356 da papa Innocenzo VI |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Elevato arcivescovo | 3 giugno 1359 da papa Innocenzo VI |
Elevato patriarca | 27 agosto 1375 da papa Gregorio XI |
Creato cardinale | 18 settembre 1378 da papa Urbano VI |
Deceduto | 16 agosto 1397 a Roma |
Era il secondogenito del conte d'Alençon Carlo il Magnanimo (fratello del re di Francia Filippo VI di Valois) e di Maria de la Cerda, figlia di Ferdinando II de la Cerda.
Biografia
modificaAncor giovanissimo venne avviato alla carriera ecclesiastica: venne eletto vescovo di Beauvais (1356), poi arcivescovo di Rouen (1359) e nel 1375 venne nominato patriarca latino di Gerusalemme e amministratore apostolico dell'Arcidiocesi di Auch.
Denaro | |
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FILIPUS CARDINALIS Scudo con stemma | PATRIARCA AQUILEGENSIS (stella), aquila di faccia, testa sin., ali aperte |
AR Denaro (0.73 gm) |
Risoluto sostenitore di Papa Urbano VI contro l'antipapa avignonese Clemente VII, (uno dei pochi alti prelati francesi a schierarsi con la sede romana) venne da quest'ultimo privato dei benefici e costretto a trasferirsi a Roma. Urbano VI lo elevò alla dignità cardinalizia nel concistoro del 18 settembre 1378 quale cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere.
Fu legato pontificio nelle Fiandre nel 1379 e nel 1380 fu promosso al rango di cardinale vescovo di Sabina. Visse anche una parentesi (da giugno ad agosto del 1380) come governatore di Spoleto.
La sua nomina a patriarca di Aquileia (1381) provocò gravi discordie in Friuli e lo scoppio della guerra di successione al Patriarcato di Aquileia, la cui ragione principale era il dissido tra Udine e Cividale per questioni di interesse commerciale, legate a motivi di prestigio cittadino e familiare. Il Patriarca si schierò apertamente con Cividale, suscitando la furiosa reazione degli udinesi, che lo costrinsero a fuggire dallo Stato Patriarcale. Filippo riuscì a rientrare alla testa di un esercito assoldato da Francesco da Carrara ma poi, giudicando la situazione ingovernabile, rassegnò le dimissioni, accettate dal Papa (1387). Nel frattempo le casse patriarcali si erano completamente svuotate e il bilancio dello stato era in uno situazione drammatica.
Venne reintegrato da Bonifacio IX e nominato vescovo di Ostia: non partecipò al conclave del 1389 ma fu legato del nuovo pontefice dal 1387 al 1390 in Germania. Filippo partecipò alla canonizzazione di Santa Brigida di Svezia nel 1391. Tenne una corrispondenza con l'Università di Parigi per porre fine allo scisma. Fu inoltre arciprete (dal 1378) della Basilica Vaticana e dal 1394 Decano del Sacro Collegio.
Morì a Roma all'età di 59 anni in odore di santità e venne sepolto nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
Ascendenza
modificaBibliografia
modifica- Gianfranco Ellero, Storia dei friulani, Grafiche Fulvio Spa-Udine, 1974 ISBN
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Philippe d'Alençon
Collegamenti esterni
modifica- (IT, DE, FR) Philippe d'Alençon, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Philippe d'Alençon, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
- (EN) David M. Cheney, Philippe d'Alençon, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, ALENÇON DE VALOIS, Philippe d', su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 17 ottobre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40472015 · ISNI (EN) 0000 0000 2119 9769 · CERL cnp00647967 · GND (DE) 130029963 · BNF (FR) cb162962900 (data) |
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