Centrale acquisti
Le centrali acquisti sono strutture del settore pubblico, presenti in quasi tutti i paesi del mondo, nella pubblica amministrazione di questi ultimi.
Operano in qualità di centrali di committenza che gestiscono acquisti aggregati e centralizzati per conto dei propri Governi. Gli approvvigionamenti pubblici sono soggetti all'Agreement on Government Procurement (GPA),[1] un trattato internazionale plurilaterale sotto gli auspici dell'Organizzazione mondiale del commercio. L'OCSE dedica ampio spazio di approfondimento alle Centrali d'acquisto pubbliche (Central Purchasing Bodies[2]) per via del forte impatto che gli approvvigionamenti pubblici generano sul Prodotto interno lordo di ciascun Paese.
Principi generali
modificaGli elementi che caratterizzano l'azione delle centrali acquisti sono[3]:
- minori costi di gestione del ciclo degli approvvigionamenti
- migliori prezzi d'acquisto
- capacità e competenza degli addetti agli acquisti pubblici
- standardizzazione ed efficienza amministrativa
- semplicità ed usabilità
- certezza dell'azione pubblica:
- legale
- tecnica
- economica
- contrattuale
- strumento di politica industriale per supportare:
Nel mondo
modificaLe più importanti centrali acquisti pubbliche mondiali sono raggruppate nel cosiddetto Procurement G6 (G6 degli approvvigionamenti) e ne fanno parte:
- Canada con PWGSC - Public Works and Government Services Canada
- Cile con ChileCompra
- Italia con Consip
- Corea del Sud con PPS - Public Procurement Service
- Regno Unito con OGC - Office of Government Commerce
- Stati Uniti con GSA - General Services Administration
In Europa quasi tutti i Paesi sono dotati di una centrale acquisti pubblica[4], regolata secondo le norme del Paese di stabilimento e secondo la normativa comunitaria sugli appalti pubblici.
Italia
modificaNate nel 2001 con la Consip, sviluppatesi con le norme del Sistema a Rete[5] dei Soggetti Aggregatori che vede la stretta cooperazione di Consip e delle Centrali Acquisti Regionali, il sistema è stato fortemente sviluppato dal Governo Renzi[6] che ha inteso ridurre da 32.000 stazioni appaltanti a 35 soggetti aggregatori che bandiscono gare di grandi importi in Italia.
Note
modifica- ^ WTO | Government procurement - The plurilateral Agreement on Government Procurement (GPA)
- ^ Copia archiviata (PDF), su sigmaweb.org. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
- ^ https://www.oecd.org/officialdocuments/publicdisplaydocumentpdf/?cote=GOV/SIGMA(2010)3/REV1&docLanguage=En
- ^ Copia archiviata (PDF), su ppneurope.org. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2014).
- ^ Copia archiviata, su acquistinretepa.it. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
- ^ Da immobili e acquisti della Pa attesi 6-7 miliardi di risparmi - Il Sole 24 ORE
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Cos'è una centrale acquisti?, su i-dome.com. URL consultato il 20 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2015).