AIRPod
L'AIRPod è il prototipo di un veicolo che si propone come mezzo di trasporto a propulsione alternativa e di mobilità sostenibile, alimentato ad aria compressa. La produzione del veicolo fa capo alla Motor Development International. L'AIRPod è stato presentato in tre modelli, che variano a seconda dei posti a sedere e della quantità di merce da trasportare, mantenendo sempre lo stesso telaio di base.[1]
AIRPod | |
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L'AIRPod al Salone dell'automobile di Ginevra 2009. | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Motor Development International |
Tipo principale | Concept car |
Produzione | dal 2009 al 2012 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 2070 mm |
Larghezza | 1600 mm |
Altezza | 1740 mm |
Massa | 220 kg |
Della cosiddetta "auto ad aria", già esposta al Salone di Ginevra del 2009, è stata più volte annunciata l'immissione sul mercato, fino alla previsione di una sua disponibilità sui mercati dalla metà del 2013, a un costo di circa 7.000 €.[2]
Tra le varie novità che questo modello dovrebbe portare sul mercato, oltre al particolare motore dal quale è alimentato, sono i costi energetici (il pieno di aria compressa costerà circa 1 € ricaricando l'automobile con strumenti amatoriali; il prezzo salirebbe a 2 € in una stazione di servizio) e il fatto che non verrà venduto in concessionaria, bensì direttamente nelle fabbriche, dove verrà assemblato l'80% del prodotto. A tale scopo, la Motor Development International annunciò nel 2012 l'intenzione di impiantare 50 officine di produzione, distribuite in tutta Europa, ognuna delle quali sarebbe stata in grado di produrre 7.000 veicoli all'anno.[2]
Note
modifica- ^ (EN) AIRPod, su mdi.lu, Motor Development International (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
- ^ a b Vincenzo Borgomeo, Ci siamo, arriva l'auto ad aria, 7000 euro e 100 km con 1 euro, su repubblica.it, La Repubblica, 7 giugno 2012. URL consultato il 7 giugno 2012.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN, FR) Sito ufficiale (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2012). della MDI