Nottambulo (scacchi)
Il nottambulo è un pezzo eterodosso degli scacchi che può fare più mosse successive di cavallo, ma nella stessa direzione. Il suo percorso è a forma di L come per il cavallo, ma anziché essere lunga solo due case, come per il cavallo ordinario, la L può essere lunga anche quattro o sei case. Se però lungo il percorso si trova un pezzo proprio o dell'avversario, il nottambulo non può procedere oltre.
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Nel diagramma a destra, il nottambulo in b1 può raggiungere le case a3, c3, d5, e7, e può catturare la torre nera in f3, ma non può raggiungere o controllare la casa h4. Le case a3, c3, d5, e7 e f4, essendo controllate dal nottambulo, non possono mai essere occupate dal re avversario.
È rappresentato nei diagrammi con un cavallo rovesciato e nella notazione ha il simbolo N. Nei paesi di lingua inglese la N è anche il simbolo del cavallo ordinario, quindi nei problemi con il nottambulo il cavallo è indicato con una S (dal tedesco Springer). Nella sintassi dei diagrammi è sempre indicato con la lettera s.
In inglese è chiamato nightrider, in francese noctambule e in tedesco Nachtreiter.
Fu inventato nel 1925 dal problemista inglese Thomas Rayner Dawson. È usato principalmente nei problemi eterodossi, pur essendo state ideate anche varianti degli scacchi giocati che lo impiegano.
Il nottambulo ha delle proprietà interessanti: per esempio può dare scacco triplo e assieme ad un cavallo ordinario o ad un altro nottambulo può dare scacco matto. Negli scacchi ordinari il finale di re e due cavalli contro re è patto, in quanto il cavallo ordinario non può guadagnare un tempo, ma con un cavallo e un nottambulo ciò è possibile.
Assieme al grillo, il nottambulo è uno dei pezzi eterodossi più popolari.
Esempio di problema con il nottambulo
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Soluzione: 1. Ne7! Ra7 2. Ng3 Ra8 3. Ne4 Ra7 4. Sb5+ Ra8 5. Nd2#
Bibliografia
modifica- David V. Hooper e Kenneth Whyld, The Oxford Companion to Chess, Oxford University Press, 1992