Modesto e Crescenzia

martiri paleocristiani morti durante la grande persecuzione di Diocleziano (303)

Modesto e Crescenzia furono due martiri paleocristiani morti durante la grande persecuzione di Diocleziano (303).

Santi Modesto e Crescenzia
Il martirio dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
 

Martiri

 
Morte303
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza15 giugno
AttributiPalma
Santa Crescenzia in un busto a bassorilievo presso la Basilica di San Martino di Magenta

Agiografia

modifica

L'attuale Martirologio Romano non li cita, ma la tradizione li associa al siciliano San Vito, del quale Modesto era maestro e Crescenzia nutrice (lo stesso nome deriva da "accrescere", "allevare"). I due introdussero Vito al cristianesimo e questi, piuttosto che rinnegare davanti al padre la propria fede, dalla Sicilia fuggì con loro in Lucania, dove, a Capaccio, subirono il martirio. Secondo la tradizione, furono fatti bollire in un pentolone, sebbene secondo altre fonti risulta siano stati decapitati, vicenda più volte rappresentata nell'iconografia.

Il culto di Modesto e Crescenzia è più tardo rispetto a quello di San Vito[1] e sicuramente privo di storicità. Il corpo di Santa Crescenzia si troverebbe nella basilica di San Martino[senza fonte] a Magenta (MI), ma numerose località che si contendono la presenza delle reliquie dei martiri.

  1. ^ Santi Modesto e Crescenzia Martiri, su santiebeati.it. URL consultato il 3 ottobre 2017.

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica