Oschiri
Oschiri (Oscheri in sardo, Óscari in gallurese) è un comune italiano di 2 957 abitanti della provincia di Sassari ai piedi del monte Limbara.
Oschiri comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sassari |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Carta (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°43′08.51″N 9°06′05.35″E |
Altitudine | 202 m s.l.m. |
Superficie | 215,61 km² |
Abitanti | 2 957[1] (31-3-2024) |
Densità | 13,71 ab./km² |
Frazioni | San Leonardo, Lu pecurili, Su signaladu, Su Noduladu |
Comuni confinanti | Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Ozieri, Pattada, Tempio Pausania, Tula |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 07027 |
Prefisso | 079 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 090049 |
Cod. catastale | G153 |
Targa | SS |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) oschiresi (SC) oschiresos |
Patrono | san Demetrio |
PIL | (nominale) 9784 |
Cartografia | |
Posizione del comune di Oschiri nella provincia di Sassari | |
Sito istituzionale | |
Nel suo territorio è compreso il bacino artificiale del Coghinas, il fiume bottiglia e la centrale idroelettrica (centrale di Muzzone) di proprietà di Enel Spa.
Storia
modificaL'area è stata abitata già in epoca neolitica per la presenza sul territorio di alcune Domus de janas, specialmente quelle del sito rupestre di Santo Stefano, e in epoca nuragica per la presenza di numerosi ed importanti nuraghi. Fu anche un importante centro in epoca romana, testimoniato da una necropoli e da altri reperti archeologici.
Nel medioevo fece parte del giudicato di Torres, nella curatoria di Monte Acuto. I giudici di Torres vi edificarono un castello, detto Cugato o Castro, e fu sede vescovile (diocesi di Castro) dal 1116 al 1503. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto la signoria dei Doria, e successivamente, intorno al 1350, sotto il dominio aragonese, che incorporarono il paese nel ducato di Monte Acuto, feudo dei Tellez - Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone del comune di Oschiri sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 luglio 1971.[3] Lo stemma si blasona:
«troncato: il primo, d'azzurro, alla montagna di granito al naturale; il secondo, di rosso, alla facciata della chiesa di Nostra Signora di Castro d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaNel centro urbano la chiesa più importante è la parrocchiale della Beata Vergine Immacolata, edificio del XVIII secolo mentre la più interessante è senz'altro la chiesa romanica di San Demetrio risalente all'XI secolo.
A qualche chilometro da Oschiri si trova la chiesa di Nostra Signora di Castro[4], la cui festa si svolge la domenica dopo Pasqua con l'esibizione di canti e balli tradizionali, e le chiese di Nostra Signora di Otti e chiesa di San Leonardo le cui feste si svolgono rispettivamente l'ultima e la terza domenica di maggio.
Siti archeologici
modificaMonumento enigmatico è l'altare rupestre di Santo Stefano, una parete di roccia granitica nella quale sono state scolpite, in epoca non accertata, nicchie geometriche triangolari e quadrangolari. È oggetto di dibattito non soltanto la sua datazione ma soprattutto il suo utilizzo e la sua funzione.
- Nuraghe o probabilmente protonuraghe Monte Uri
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
modificaLa variante del sardo parlata a Oschiri è quella logudorese settentrionale.
Cultura
modificaCucina
modificaLa pietanza tipica sono le panadas, cestelli di pasta ripieni di carne, che vengono esibiti orgogliosamente come simbolo del paese. A loro è dedicata una sagra, che si svolge intorno alla metà del mese di agosto.
La notevole somiglianza, anche lessicale, con analoghe pietanze, come l'empanada argentina o l'empada portoghese sembrerebbe indicare un'antica derivazione della panada dall'area culturale iberica, o quantomeno una parentela. Questa pietanza è diffusa anche nella Sardegna centro-occidentale, precisamente a Cuglieri, in provincia di Oristano in cui si offre un ripieno d'anguilla e/o di verdure e, infine, nella Sardegna del sud, in particolare Assemini, dove è comune il ripieno di carne d'agnello accompagnata da patate e pomodoro secco, con l'aggiunta di alcune verdure come i carciofi di legumi come i piselli e le fave.
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaOschiri è collegata al territorio circostante da quattro strade statali, la SS 199, la SS 392, la SS 597 e la nuova SS 729, oltre che dalla strada provinciale 37.
Ferrovie
modificaA sud dell'abitato è situata la stazione di Oschiri, aperta al pubblico nel 1880 e situata lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci. Lo scalo è servito dai treni regionali di Trenitalia.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Leonardo Vargiu | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [6] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Antonio Perinu | lista civica | Sindaco | [7] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Antonio Perinu | lista civica | Sindaco | [8] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Pietro Lucio Giuseppe Sircana | lista civica "Per Oschiri Insieme" | Sindaco | [9] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Pietro Lucio Giuseppe Sircana | lista civica "Per Oschiri Insieme" | Sindaco | [10] |
26 ottobre 2020 | in carica | Roberto Carta | lista civica "Per Oschiri Insieme" | Sindaco | [11] |
Sport
modificaCalcio
modificaLa squadra di calcio del paese è la S.S. Oschirese che milita nel girone D di Prima Categoria.
A Oschiri è presente anche una società di atletica leggera nata nel 2005 che organizza manifestazioni internazionali.
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Oschiri, decreto 1971-07-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 luglio 2022.
- ^ Daniel Sotgia, La diocesi medievale di Castro: dalle origini all'"Iberizzazione" delle istituzioni (secc. X-XVI). URL consultato il 30 luglio 2024.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 26/10/2020, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 27 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020).
Bibliografia
modifica- Giuseppe Meloni e Pier Giorgio Spanu (a cura di), Castro, Oschiri e il Logudoro orientale, Sassari, 2005.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
- Daniel Sotgia, La diocesi medievale di Castro: dalle origini all'"Iberizzazione" delle istituzioni (secc. X-XVI), Padova 2014
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oschiri
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Oschiri
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.oschiri.ss.it.
- Òschiri, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.